E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

sabato 6 ottobre 2012

La fata innamorata - seconda parte

Episodi precedenti:
La fata innamorata - Prima parte




Rosaspina si trovava nel castello del principe Etienne già da diversi giorni ormai; era stata accolta con molta cortesia e gentilezza, sia da lui sia dal Re e dalla Regina. Erano tutti molto buoni e premurosi con lei, desiderosi di metterla a proprio agio e di non farle sentire la nostalgia del suo regno. Quel reame era pieno di prati verdi e di fiumi, il sole splendeva alto nel cielo e Rosaspina si sentiva come a casa sua in quel luogo di pace. Ma c'era di più: Etienne era un ragazzo adorabile, pieno di premure e di umorismo. 





Passavano molte ore insieme parlando e ridendo, facevano lunghe escursioni a cavallo, uscivano dal palazzo e in incognito giravano per le strade del villaggio mischiandosi alla gente. Avevano scoperto di avere molte cose in comune, una simile veduta della vita e di trovarsi bene insieme. Rosaspina era sicura che al mondo non esistesse un giovane la cui compagnia fosse più piacevole.
Quei giorni per lei erano un sogno, sapeva che non sarebbe mai stata felice come allora. In breve, si rese conto di essersi innamorata di lui e in qualche modo, pur non avendo esperienza in materia, sapeva che lui ricambiava i suoi sentimenti. Lo capiva da come la guardava. Il loro era stato un colpo di fulmine, un'affinità che avevano percepito dal primo istante in cui si erano incontrati. Rosaspina si sentiva in colpa per avergli taciuto la verità sulla sua identità e la consapevolezza di non potersi impegnare per la sua natura non umana era un chiodo fisso che turbava la sua gioia, ma lei cercava di scacciare quei cattivi pensieri e di vivere alla giornata.






Finalmente arrivò la sera del grande ballo durante il quale sarebbe stato annunciato il fidanzamento. Rosaspina aveva atteso quella serata con ansia ed emozione, era come un viaggio nell'ignoto... non sapeva a cosa stava andando incontro e non voleva pensarci. Quella era la prima volta nella sua vita che qualcuno la amava e che lei stessa amava e non voleva sprecare quelle emozioni così preziose. Lei ed Etienne aprirono le danze e ballarono tutta la sera, era come se in quella sala ci fossero solo loro, benché fosse gremita di ospiti. Nemmeno per un istante distolsero gli occhi l'uno dall'altra, era tutto perfetto e incantevole.
-"Siete felice?" le chiese ad un certo punto Etienne, dopo che ebbero smesso di danzare. Gli orologi rintoccavano la mezzanotte.
-"Non lo sono mai stata più di così" rispose lei commossa. Etienne le prese una mano e sorridendo chiese l'attenzione di tutti.
-"Amici, ho un annuncio da farvi, per me questa serata è molto importante: la principessa Biancaluna acconsente a diventare la mia sposa..."
Gli ospiti stavano quasi per applaudire a quella lieta novella, quando si sentì un rumore di porte che si aprivano e nella sala piombò il padre di Biancaluna, sul suo volto c'era un'aria contrariata.
-"Fermi tutti. C'è stato un inganno. Quella fanciulla che si spaccia per mia figlia è un'impostora!" a quelle parole tutti i presenti, a bocca aperta, si volsero verso Rosaspina, "Colei che volete sposare, principe Etienne, non è altro che una fata! La fata madrina di mia figlia che si è spacciata per lei, così da permettere a Biancaluna di fuggire con uno stalliere che lei sostiene di amare! Grazie alla sconsideratezza di mia figlia il disonore è calato su di me..." disse il Re con voce disperata.
A seguito di quelle parole, la sala da ballo si riempì di mormorii, tutti guardavano Rosaspina con aria severa e la additavano. La povera fata aveva il cuore spezzato e gli occhi pieni di lacrime, dopo alcuni terribili secondi trovò il coraggio di guardare Etienne e vide un'aria di sconcerto dipinta sul suo viso. Indubbiamente, doveva essere arrabbiato e deluso per essere stato preso in giro da lei. Non riuscendo a sopportare la delusione di lui e il mormorio dei presenti, Rosaspina, col cuore in pezzi,  fuggì dalla sala. Appena prima che Etienne potesse dirle qualcosa.





Nessuno fermò la sua fuga, tutti si scansarono per farla passare, e nella concitazione del momento non si accorse di aver perso una scarpetta di cristallo. Scarpetta che venne raccolta dal principe Etienne, anch'egli aveva il cuore infranto e continuò a guardare per lungo tempo la porta attraverso cui Rosaspina era fuggita, senza smettere di stringere la scarpetta tra le mani.




3 commenti:

Vele Ivy ha detto...

Questa seconda fiaba é ancora più bella della prima! La protagonista é molto dolce ed é commovente il suo voler vivere la storia d'amore nonostante vada contro la sua natura...

Anonimo ha detto...

Bella questa seconda parte!!Però molto triste..mi dispiace per la fata,vorrei che potesse vivere la sua storia d'amore senza problemi!!
E poi il dettaglio della scarpetta,un classico..:)
Holly

Silvia ha detto...

@Vele Ivy: grazie!!! Sì, è commovente il desiderio di Rosaspina di essere una ragazza come le altre e di vivere una vera storia d'amore, amore che non può essere negato a nessuno al mondo perché tutti abbiamo il diritto di amare ed essere amati!

@Holly: ehehehe, sì, la scarpetta è un omaggio doveroso!!!