E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

giovedì 14 febbraio 2013

Una curiosa mattinata a Pemberley



E' una verità universalmente riconosciuta che la vita di una coppia di giovani sposi sia un idillio, tra occhi colmi d'amore e dolci sorrisi. E benché risulti loro difficile comprendere come mai le coppie sposate da anni, invece, finiscano per non sopportarsi, tuttavia la convinzione dell'idillio è così radicata nella loro mente... tanto che sentono nei loro cuori che durerà per sempre!




Elizabeth e Darcy erano sposati da quasi sei mesi e da poche settimane si erano stabiliti a Pemberley, dopo aver passato una lunga e romantica luna di miele a Roma e in altre città italiane; Elizabeth era felice di aver potuto vedere un po' il mondo, al di là di Meryton, e Darcy era felice di aver realizzato il sogno della moglie, da quando l'aveva incontrata lui si era addolcito e lei era riuscita a smussare quel suo carattere a volte difficile, facendone emergere tutte le migliori qualità nascoste un tempo da un'apparenza di arroganza e orgoglio. Elizabeth, dal canto suo, aveva imparato dai suoi errori passati ad essere più giudiziosa e a non lasciarsi ingannare da false prime impressioni. Il loro era davvero un matrimonio felice! 
Come detto, dopo la lunga assenza, erano appena tornati a Pemberley, dove la giovane moglie era ansiosa di imparare al meglio il suo nuovo ruolo di padrona di casa di una tenuta così rinomata e importante. Georgiana viveva con loro ed era felice di avere, adesso, tanto tempo a disposizione per conoscere a fondo la nuova sorella, per la quale aveva provato stima e affetto dal giorno del loro primo incontro, quando Miss Bennet era capitata casualmente a Pemberley con gli zii Gardiner.





Quella mattina, Darcy era uscito per sbrigare degli affari, mentre Georgiana come di consueto si esercitava al pianoforte: Elizabeth poteva sentire la sua splendida musica provenire dall'altra stanza; la metteva di buon umore udire quella dolce musica e la faceva sorridere il pensiero che non molto tempo prima era la sorella Mary a tirare giù dal letto tutti con i suoi tentativi musicali alquanto poco riusciti! Aveva appena finito di scrivere una lettera a Jane, che viveva a poche miglia di distanza, insieme al marito Bingley: le due giovani coppie di vedevano spesso e non potevano essere più affiatate trattandosi di due sorelle e di due amici fraterni. Finita la lettera, ora stava disponendo una bella composizione di fiori - come le aveva insegnato Georgiana - in un vaso di cristallo, con molta cura e molta attenzione. Mentre sistemava i fiori, si accorse che la porta dietro di lei si era aperta e che qualcuno stava avvicinandosi, finse di non accorgersene... ma sapeva che si trattava del marito. Quando lui le fu vicino, lei cominciò a ridere e lui, colto alla sprovvista, parlò:
-"Volevo sorprenderti e invece sapevi che ero qui?"
Elizabeth si voltò a guardarlo negli occhi: "Mi ami per il mio acume e per la mia vivace perspicacia, oltre che per i miei occhi brillanti, vero? Perciò non stupirti se mi risulta facile accorgermi del tuo arrivo, anche quando cerchi di nasconderlo!" sorrise. 
-"Sì, è vero, ma è anche vero che in passato talvolta ti sei sbagliata" la punzecchiò lui.
-"Lo so e sono felice di averlo capito prima che fosse troppo tardi".
A quel punto, lui s'inchinò e baciò con dolcezza la moglie sulle labbra.
-"Abbiamo imparato entrambi dai nostri errori e ciò ci ha portato alla più grande felicità, perché non esistono al mondo creature più perfettamente felici di noi due" concluse Darcy.





Elizabeth lo guardò intensamente negli occhi... poi la sua espressione assunse un'aria ironica:
-"Anche se tale gioia comporta il dover danzare nuovamente con una moglie appena passabile?"
Darcy impallidì leggermente: "La mia meravigliosa moglie appena passabile sa che non amo danzare, è vero, ma sa che tutto quello che faccio è per lei, quindi sa che benché non ami i balli... danzerò per compiacerla".
Di lì a pochi giorni, Pemberley avrebbe offerto un grande ballo in onore della nuova Mrs Darcy, perché suo marito desiderava presentare Elizabeth a tutte le sue conoscenze del Derbyshire, in modo da introdurre come si conviene quella che era diventata una delle signore più importanti della contea. Elizabeth sapeva che Darcy non amava i balli e non si sentiva a suo agio in simili circostanze, ma gli era grata per aver fatto uno sforzo per compiacerla. Era davvero cambiato dal tempo del loro primo incontro, lei con la sua vivacità era riuscita a renderlo più sereno e rilassato, ed era felice di poter dire che insieme imparavano qualcosa di nuovo ogni giorno!
-"Insieme possiamo affrontare qualsiasi cosa, lo sai! In fondo, se abbiamo affrontato il biasimo di Lady Catherine, che cosa potrebbe esserci di peggiore?" rise lei, poi riprese "Un ballo non sarà niente di così insormontabile, vedrai" gli prese la mano e lo condusse al centro della stanza "Proviamo".
Darcy la guardò senza capire: "Proviamo a fare cosa?"
-"A danzare!" rispose lei come se fosse una cosa assolutamente ovvia.
-"Adesso? Qui? Ma è ridicolo!" obiettò lui preoccupato.
-"E perché mai? Nessuno può vederci, quindi a quali occhi dovremmo sembrare ridicoli? Inoltre, senti Georgiana che suona nell'altra stanza? Lei ci farà da inconsapevole accompagnamento musicale!"
-"Ma..." provò a ribattere lui, ma la moglie era irremovibile. Così i due iniziarono ad eseguire le complicate figure della danza, era una situazione quasi irreale danzare da soli, eppure lui si fidava della moglie e pian piano riuscì a rilassarsi e a concentrarsi nella danza. 
-"Visto? Non è così difficile!" parlò lei dopo qualche minuto, mentre continuavano a danzare.
-"Va bene, avevi ragione" rise lui.
-"Se ti ricordi una volta abbiamo danzato mentre discutevamo..."
-"Sì, ricordo bene quella circostanza".
-"Dopo tanto tempo, posso affermare che quella danza fu divertente, anche se non ci sopportavamo allora!"
-"Questo a causa del tuo pregiudizio nei miei confronti..."
-"... e del tuo orgoglio fin troppo ostentato!"
Risero entrambi, poi aggiunsero all'unisono: "Non c'è dubbio, eravamo fatti l'uno per l'altra".
Danzarono ancora per qualche minuto, finché Elizabeth si accorse che non erano più soli nella stanza: Georgiana si trovava alla porta e li guardava con un'espressione tra il perplesso e il divertito; anche Darcy si voltò e notò la presenza della sorella. Solo in quel momento i due si accorsero che la musica era cessata da tempo e che, presi com'erano l'uno dall'altra, non se ne erano minimamente accorti. Darcy si schiarì la voce e provò ad assumere un'aria seria: "Georgiana, da quanto tempo sei lì?"
La ragazza cercò di nascondere un sorriso divertito:
-"Oh, da poco tempo. Ero venuta per informarvi che ho appena ricevuto un biglietto da parte di Miss Brandon che m'invita ad una colazione da lei e che prenderò la carrozza..."
-"Ma certo, cara! Porta i miei saluti a Mrs Brandon!" rispose Elizabeth.
Allora Georgiana annuì e si sbrigò a richiudere la porta: i due la sentirono ridere di gusto mentre si allontanava.
-"Dobbiamo esserle sembrati alquanto ridicoli" sospirò Darcy.
-"Beh, allora è una fortuna che Georgiana non perda la stima nelle persone così facilmente!" rise Elizabeth, Darcy ci pensò un istante, poi sorrise a sua volta. E i due ripresero a danzare benché non ci fosse alcuna musica ad accompagnarli... la magia dell'amore avrebbe fatto tutto il resto!






8 commenti:

Vele Ivy ha detto...

Deliziosa! Ho sempre fantasticato sulla vita matrimoniale di Darcy ed Elizabeth e devo dire che questa deliziosa storia mi ha proprio soddisfatta! E penso che anche a Jane sarebbe piaciuta, perché è scritta con il suo stesso garbato brio!!

PS: cara co-autrice, nell'ultimo post parlo di un incontro davvero speciale che ho avuto a Roma... :-D

Anonimo ha detto...

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Silvia ha detto...

@Vele Ivy: ehehehehe, grazie!!! Sono contenta che la mia versione del matrimonio di Elizabeth e Darcy ti sia piaciuta! E non potevi farmi complimento più bello nel dire che il mio stile sarebbe piaciuto anche a Zia Jane!!!

^_^

PS: davvero? E chi hai incontrato a Roma...???!!!

;-)

Bartolo ha detto...

letto tutto d'un fiato:
divertente e godibile!
Di P&P io amo tanto le "dispute verbali" tra Lizzy e Darsy.
... e qui ne ho trovate altre "postume" ancora vibranti ma ormai smussate dal loro reciproco amore!
B68.

Silvia ha detto...

@Bartolo: grazie!!!

;-)

Anonimo ha detto...

Che bel racconto Silvia!Subito non riuscivo a capire di cosa si trattasse,poi mi sono resa conto che era opera tua :)
Sei riuscita a ricreare una bella atmosfera,e si percepisce il tuo amore per questo splendido romanzo!
Holly

Silvia ha detto...

@Holly: grazie!!! Sono contenta che ti sia piaciuto!!!

;-)

Susy ha detto...

che bellezza questo racconto complimenti