E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

lunedì 30 dicembre 2013

The Best of... 2013

Ed eccoci arrivati all'ultimo post del 2013!
Come ogni anno farò un piccolo riepilogo, indicando cosa ha segnato nel mio caso l'annata che sta per concludersi. Il 2013 è stato un altro anno ricco di avvenimenti, personaggi, momenti memorabili, ottime letture, buon cinema, sport... ecc.
Vediamo chi/che cosa ha segnato il mio anno...


1) Miglior libro: Un'amicizia pericolosa di Suzanne Rindell. Nella New York anni '20, Rose e Odalie sono colleghe di lavoro e poi amiche inseparabili, sembra scritto fin dall'inizio chi sia la vittima e chi sia il carnefice... ma la verità spesso può essere tanto inafferrabile da sfuggire fino all'ultimo!





2) Miglior film: Rush, Anna Karenina e Il grande Gatsby. Il 2013 è stato un anno di splendidi film (in costume) e ho avuto l'imbarazzo della scelta come non mai! Alla fine ho deciso di comporre un mini podio con i tre film che più di tutti ho amato. Ora, bisogna fare un discorso a parte per Anna Karenina e Il grande Gatsby: perché sapevo che avrei adorato questi due film ancora prima che venissero girati! Quando ho letto che Joe Wright avrebbe girato una sua versione della Karenina con Keira Knightley e Baz Luhrmann avrebbe girato la sua versione di Gatsby, uno dei miei romanzi preferiti... beh, già allora sapevo che queste due pellicole sarebbero diventate tra le mie preferite di sempre!!!




























Rush, invece, è stata la sorpresa del 2013! Nel senso che da appassionata di F1 aspettavo questa pellicola con trepidazione, sapevo che l'avrei apprezzata... ciò che non potevo sapere è che il film di Ron Howard sarebbe stato il film che avrebbe maggiormente catturato la mia immaginazione, appassionandomi con una straordinaria vicenda umana e sportiva raccontata in maniera tanto approfondita e coerente da colpirmi al cuore! E' quindi Rush il mio film preferito del 2013... quanto questa scelta sia influenzata dal fatto che ho una leggerissima cotta per uno dei due protagonisti rimane un mistero...





























3) Miglior telefilm: Once Upon A Time. La seconda stagione forse è stata leggermente inferiore alla prima, ma Once Upon A Time rimane comunque uno dei telefilm più originali degli ultimi anni! Ed è sempre la serie tv che preferisco in questo periodo!







4) Miglior miniserie tv: Mr Selfridge. Poteva essere la brutta copia di The Paradise, invece la storia (vera) del vulcanico e intraprendente americano che rivoluzionò il mondo del commercio londinese mi ha conquistata fin da subito! Grazie alle storie dei personaggi che popolano il department store e al fatto che la serie si svolge in un contesto storico ricco di grandi cambiamenti, Mr Selfridge ha saputo appassionarmi puntata dopo puntata!







5) Miglior personaggio maschile: Daniel Brühl. Che cosa potrei dire di lui se non che è la perfezione? E che sono follemente innamorata di lui? Perché in realtà non ci sono parole per descrivere questo meraviglioso attore tedesco pieno di talento, bellissimo, che parla cinque lingue ed è un ragazzo umilissimo; è la perfezione, punto. Avevo visto solo un suo film, tanti anni fa, e mi era sempre rimasto impresso... ma quando è uscito Rush, a settembre, ho avuto un vero e proprio colpo di fulmine! Mi sono così innamorata che ho fatto una piccola follia: tra novembre e dicembre è stato in Italia, prima a Roma e poi a Siena, per girare il suo nuovo film... così l'11 dicembre sono partita per Siena nella speranza di vederlo dal vivo! La fortuna è stata dalla mia parte perché sono riuscita a incontrarlo due volte a Siena e vederlo di persona è stato incredibile: infatti, prima ancora di essere un attore bravissimo e bellissimo è anche e soprattutto un ragazzo d'oro, gentilissimo, disponibile, dolcissimo e umile! Se ero follemente innamorata prima d'incontrarlo... pensate un po' dopo che l'ho conosciuto di persona!!! E posso ripeterlo con certezza: è la perfezione!















6) Miglior personaggio femminile: Kate Middleton. La seguo dai tempi del Royal Wedding e l'apprezzo per la sua eleganza, per il suo stile, ma soprattutto per il suo essere una ragazza semplice e normale nonostante il ruolo che ricopre e il fatto che ha gli occhi del mondo puntati su di sé. Quest'anno con la nascita del piccolo George l'ho seguita ancora di più e la trovo uno dei pochi modelli femminili della nostra epoca che davvero mi appassiona.









7) Miglior canzone: Unconditionally by Katy Perry e Let her go by Passenger. Katy Perry è una delle cantanti che preferisco e Unconditionally è una canzone stupenda! Poi con un video così Anna Karenina inspired... non potevo non sceglierla!




Let her go invece mi piaceva fin da quando è uscita... però questa canzone l'ho ascoltata a Siena poco dopo aver visto per la seconda volta Daniel Brühl, perciò da allora ogni volta che la ascolterò l'assocerò sempre a quella giornata indimenticabile!!!





8) Miglior disco: la colonna sonora di Anna Karenina. Dario Marianelli è uno dei compositori più ispirati e di talento che ci siano in circolazione attualmente, ha fatto magie ogni volta che ha collaborato con Joe Wright e con Anna Karenina ha tirato fuori una colonna sonora in grado di richiamare la tradizione musicale russa riuscendo, allo stesso tempo, a reinventarla in maniera originale e personale. E' lui il vincitore morale dell'Oscar per la miglior colonna sonora...





9) Miglior momento sportivo: il ritorno di Kakà al Milan. Il giorno che è andato via dal Milan, nel 2009, ho pianto come una fontana! Non riuscivo ad accettare che fosse stato ceduto al Real Madrid e in questi quattro lunghissimi anni non ho mai smesso di sperare di vederlo di nuovo al Milan. Saperlo ai margini della squadra a Madrid mi faceva soffrire perché ero certa che non fosse un giocatore finito, ero certa che nell'ambiente giusto sarebbe tornato quello di un tempo; così quando a settembre è tornato al Milan è stato il realizzarsi di un sogno! In questo periodo il Milan è nel caos, ma non importa: per me conta solo che il mio adorato Ricardo sia tornato, dimostrando di essere ancora il campione che mi ha regalato tante emozioni sportive!
















10) Miglior momento in assoluto: la nascita del Royal Baby. E' un avvenimento che ho seguito con grande interesse e la nascita del piccolo principe di Cambridge mi ha fatto appassionare ancora di più a William e Kate: la loro è davvero una bella famiglia!







Questo è stato il mio 2013! Il vostro com'è stato?
In attesa di scoprire come sarà il 2014... auguro buon anno a tutti!!!

sabato 28 dicembre 2013

Frozen - Il Regno di Ghiaccio



Le sorelle Elsa e Anna, principesse del regno di Arendelle, sono legatissime l'una all'altra. Elsa ha il potere di creare il ghiaccio e la neve, per la gioia di Anna. Purtroppo un giorno durante i loro giochi con la neve accidentalmente Elsa ferisce Anna e da quel momento, per evitare altri incidenti, le due sorelle vengono separate. Così Elsa cresce isolata e tormentata dal suo dono/maledizione, mentre Anna, a cui hanno cancellato la memoria, cresce con la convinzione di essere stata allontanata volontariamente dall'amata sorella. Il segreto di Elsa verrà svelato anni dopo quando salirà al trono: in un momento di rabbia perderà il controllo e farà piombare Arendelle in un gelido inverno; a quel punto sarà Anna, finalmente consapevole, a dover rintracciare la sorella in fuga per riconciliarsi con lei e far tornare l'estate nel regno...

Nuovo film d'animazione Disney liberamente tratto da La regina delle nevi di Hans Christian Andersen, Frozen - Il Regno di Ghiaccio è un capolavoro. Forse è il più bel film che la casa di Topolino sforna dai tempi della gloriosa stagione dei primi anni '90. Si ride e si piange, ci si emoziona e si riflette, ci sono canzoni stupende e la parte grafica è curatissima.
La storia della tormentata Elsa, che vive nella vergogna e nella convinzione di doversi nascondere al mondo a causa di quello che è, infliggendosi un isolamento doloroso per sé e per la sorella, ricorda i tormenti della Bestia e di Quasimodo. Nella vicenda di Elsa c'è tanto del nostro mondo fatto di pregiudizi e barriere che portano i diversi a ritenersi sbagliati e a sentirsi in colpa per ciò che sono, c'è tanto di un sistema tutto da rivedere per permettere a ognuno di camminare a testa alta senza paure. Perché solo quando Elsa, infine, si libererà dalle catene e scenderà a patti con la sua natura intraprenderà (pur con ancora tanti ostacoli da superare) quel percorso che la condurrà alla piena accettazione di sé e alla possibilità di farsi accettare dagli altri.
Anna, invece, nel suo entusiasmo e nella sua ingenuità, simboleggia quella società senza pregiudizi pronta a comprendere e a tendere la mano per creare l'armonia: il suo desiderio di essere amata dalla sorella scioglierà il ghiaccio di Arendelle, ma sopratutto il ghiaccio nei cuori dei suoi abitanti.
Credo sia la prima volta che un film Disney racconta di due sorelle e lo fa in maniera estremamente intelligente ed emozionante, Elsa e Anna sono diverse per caratteri e intenti, eppure ognuna di loro insegnerà qualcosa all'altra. L'incomunicabilità che caratterizza il loro rapporto per gran parte del film - Elsa troppo chiusa in se stessa per confidarsi e Anna troppo timorosa di incassare un nuovo rifiuto -, è quella stessa difficoltà nel comunicare che spesso abbiamo nei confronti delle persone care: davanti alle difficoltà troviamo più facile rimanere in silenzio... quando basterebbe parlarsi e confrontarsi per comprendere tanti errori e appianare i conflitti. Così solo quando Elsa e Anna troveranno il modo di aprire il proprio cuore riusciranno a comprendersi e a tornare le sorelle affiatate di una volta.
Ruvido e tenerissimo è Kristoff "l'eroe" maschile, molto lontano dallo stereotipo del principe Disney e apprezzabile proprio per il suo essere "normale"; simpatica la renna Sven, ma il personaggio cult del film è senz'altro il pupazzo di neve Olaf: pasticcione, esilarante nel suo sognare l'estate e sua è la battuta più bella del film: "A volte vale la pena sciogliersi per qualcuno".
In Frozen tornano protagoniste (come non accadeva da anni) le canzoni: tutte belle e orecchiabili, soprattutto All'alba sorgerò, manifesto dell'emancipazione di Elsa. Magica l'atmosfera nordica dei paesaggi, splendidi i costumi d'epoca e meravigliosi davvero i quadri dal sapore ottocentesco presenti nel castello di Arendelle.

La Disney non era così in forma da troppo tempo, dopo la leggendaria stagione dei capolavori anni '90 sembrava difficile trovare nuove storie che sapessero coniugare emozioni, spunti di riflessione, personaggi memorabili e piacevole intrattenimento; sembrava difficile ritrovare tutto ciò nell'animazione al computer (almeno per i nostalgici dell'animazione in 2D come me...), eppure con Frozen la Disney ci è riuscita! Da anni non mi commuovevo tanto, da anni non ridevo tanto, da anni non amavo tanto una canzone! Ma con Frozen invece di un perenne inverno la Disney ci ha regalato una nuova, splendida primavera!

Voto: 9