E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

lunedì 3 agosto 2015

I capolavori di Luchino Visconti

Senso




Venezia, 1866. Una contessa veneta s'innamora di un giovane ufficiale austriaco e per lui arriva a tradire gli ideali italiani, ma i sentimenti dell'uomo non sono sinceri: infatti finge di amarla solo per interesse...

Film del 1954 di Luchino Visconti tratto da un racconto di Camillo Boito, sullo sfondo delle guerre risorgimentali austro-italiane, Senso narra dell'illusione di una nobile italiana che crede di trovare il vero amore in un subdolo e ignobile ufficiale austriaco, illusione dalla quale si risveglierà amaramente... non senza vendicarsi, però...
Con questo film Visconti anticipa di qualche anno le atmosfere e le tematiche che racconterà soprattutto nel suo film più famoso: Il gattopardo.
Bellissima e bravissima la protagonista Alida Valli, perfetta nel ruolo della tormentata Livia. Favolosi i costumi e ottima la colonna sonora.

Senso è un appassionante film sull'illusione d'amore che acceca la ragione e non permette a chi ne soffre di accorgersi in tempo di non essere affatto amato dall'altro, ma di essere solo ingannato. Per certi aspetti, è una storia ancora attuale...

Voto: 8






L'innocente




Fine '800. Tullio e Giuliana sono sposati da tempo, ma il loro è un matrimonio solo sulla carta. Quando Tullio parte per Firenze con la sua amante, Giuliana - sola e disperata - conosce un giovane scrittore: i due si innamorano e vivono una breve relazione. In seguito, Tullio torna dalla moglie deciso a salvare il suo rapporto con lei: ma proprio quando stanno per concedersi una seconda possibilità Giuliana scopre di aspettare un figlio dallo scrittore. Tullio, folle di gelosia, non riuscirà ad accettare la nascita di quel bambino...

Film del 1976 con Giancarlo Giannini e Laura Antonelli, L'innocente è tratto dall'omonimo romanzo di Gabriele D'Annunzio ed è l'ultima pellicola di Luchino Visconti.
La storia si colloca in un contesto di ipocrisia, deriva morale e mancanza di valori, laddove il marito infedele può permettersi di tutto, mentre la moglie viene condannata per un solo attimo di debolezza, causato tra l'altro dalle mancanze di lui. E in un contesto così privo di valori, dominato da oziosi nobili che si perdono in effimere e superficiali passioni, sarà l'amore puro a pagare il prezzo più alto, sarà l'innocente creatura del titolo a pagare per le colpe degli altri. Anche se alla fine Tullio finirà vittima della sua stessa ipocrisia e malvagità.

Come tutti i film di Visconti, anche L'innocente è un capolavoro di eleganza. Stupendi i costumi, meravigliose le scenografie, tra palazzi storici e sofisticati interni. Ottimi i due protagonisti.
Visconti, maestro del cinema (in costume) italiano, non delude mai. L'innocente è un film sull'ipocrisia di un sistema corrotto e alla deriva e sull'amara constatazione del fatto che troppo spesso sono gli innocenti a pagare.

Voto: 7,5





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