E' verità universalmente riconosciuta che una fan di Jane Austen desideri diventare come un'eroina dei suoi romanzi!

giovedì 26 aprile 2012

Elizabeth Siddal: due poesie





Dopo aver parlato della vita di Elizabeth Siddal, oggi avremo modo di scoprire due sue poesie! Una l'ho trovata in inglese, mentre l'altra è in italiano. Spero vi piacciano!

Fragment of a Ballad

Many a mile over land and sea
Unsummoned my love returned to me;
I remember not the words he said
But only the trees moaning overhead.

And he came ready to take and bear
The cross I had carried for many a year,
But word came slowly one by one
From frozen lips shut still and dumb.

How sounded my words so still and slow
To the great strong heart that loved me so,
Who came to save me from pain and wrong
And to comfort me with his love so strong?

I felt the wind strike chill and cold
And vapours rise from the red-brown mould;
I felt the spell that held my breath
Bending me down to a living death.










L'amore finito

Non piangere mai per un amore finito
poiché l'amore raramente è vero
ma cambia il suo aspetto dal blu al rosso,
dal rosso più brillante al blu,
e l'amore destinato ad una morte precoce
ed è così raramente vero.

Non mostrare il sorriso sul tuo grazioso viso
per vincere l'estremo sospiro.
Le più belle parole sulle più sincere labbra
scorrono e presto muoiono,
e tu resterai solo, mio caro,
quando i venti invernali si avvicineranno.

Tesoro, non piangere per ciò che non può essere,
per quello che Dio non ti ha dato.
Se il più puro sogno d'amore fosse vero
allora, amore, dovremmo essere in paradiso,
invece è solo la terra, mio caro,
dove il vero amore non ci è concesso.

(da: Il vero amore non ci è concesso)

Nelle immagini: Dante Gabriel Rossetti ed Elizabeth Siddal dalla miniserie Desperate Romantics BBC 2009

martedì 24 aprile 2012

Niamh delle fate: riferimenti storici, ambientazioni, nomi dei personaggi e stile narrativo





Attraverso fitti e frequenti scambi di e-mail abbiamo elaborato la linea temporale e confrontato le nostre ricerche sulle ambientazioni (da Londra al villaggio di Watton-at-Stone, di cui io ho detto "Ho valutato altre cittadine, ma erano tutte o troppo famose per altre cose o troppo grandi, mentre io volevo un posticino tranquillo e ritirato!") e i riferimenti storici.
Niente è stato fatto per caso, la stessa nazione di origine di Friedrich von Werther, l'Austria, è stata stabilita da me dopo uno studio sulle nazioni europee più influenti dell'epoca.

Vele Ivy ha provveduto a trovare il business "adatto" alla famiglia di Niamh, identificandolo nella coltivazione e lavorazione del lino, tipico della contea irlandese dell'Ulster. Io commentai così questa scelta:

Un commercio molto romantico, direi! Hai ragione, grano o bestiame non sarebbero stati adatti al nostro racconto che deve essere delicato, romantico, suggestivo ed evocativo!

Inoltre, la data della loro fuga dalla terra natale combaciava con il periodo della grande carestia (1845-1848), che fece emigrare tantissimi irlandesi.

I nomi dei protagonisti

Per Niamh Vele Ivy si è ispirata ad una leggenda irlandese che ha scritto anche su Colorare la vita:

A me piacerebbe chiamarla Niamh, che ne dici? E' un nome irlandese che significa "lucentezza" e poi è il nome della leggenda irlandese che ho scritto qui

E per il cognome:

Niamh O'Brien, che ne dici? O'Brien è il vero cognome di Anne Rice, autrice di romanzi gotico-fantasy che mi piacciono molto. Anche la sua famiglia è di origini irlandesi.

Io ho trovato il nome a Thomas:

Per il pittore io avevo pensato di chiamarlo Thomas Crawley (il cognome è un omaggio a Downton Abbey!), che ne dici, ti piace?

Io ho deciso di chiamare Gineva la studentessa di storia dell'arte che scopre la vicenda, perché è un nome che mi piace moltissimo, e la cosa straordinaria è che anche Vele Ivy ama questo nome:

Ginevra è uno dei miei nomi preferiti da sempre!!! Ottimissima scelta!

La scelta del nome della sorella di Thomas è stata una geniale intuizione di Vele Ivy che ho condiviso al volo:

Partendo dalla tua idea (un parente di Thomas che racconta la storia a Waterhouse) ho aggiunto il personaggio della sorella di Thomas. Io la chiamerei Jane, visto che come la nostra paladina Jane Austen in qualche modo ha dato vita ad una storia d'amore...

Infine, bisognava trovare un nome adatto per il nobile austriaco che Niamh deve sposare, dopo averci riflettuto un po' ho avuto la giusta intuizione:

Riguardo al nome del nobile austriaco... ho avuto un'idea: ho pensato di cercare un cognome citato in un romanzo di qualche autore tedesco famoso, avendo subito pensato a Goethe ho cercato un nome tra i suoi scritti... e ho trovato che Werther sarebbe perfetto!!!! Anche perché leggendo la trama del Werther ho trovato un sacco di punti di contatto con la nostra storia e sarebbe una citazione nella citazione (ragazzo che s'innamora di una ragazza già promessa ad un altro uomo e alla fine muore a causa della delusione), quindi ho pensato che il nostro nobile potrebbe chiamarsi Friedrich von Werther, che ne pensi?

Il nome di Kathleen, invece, fu scelto da Vele per due ragioni: la prima è che cercava un nome molto diverso da quello di Niamh, per segnalare il contrasto tra le due sorelle. Ci voleva un nome lungo, diffuso in Irlanda ma meno particolare di Niamh. Proprio in quel momento Vele stava leggendo il libro "La scoperta dell'Irlanda di bar in bar" di Pete McCarthy, in cui il nome Kathleen è molto presente... ed era anche perfetto per il personaggio!

Lo stile narrativo

Un altro momento cruciale è stato decidere la voce narrante della storia. Inizialmente io avevo proposto lo stesso Waterhouse quale narratore, dal momento che è un personaggio importante del racconto e ha conosciuto di persona Thomas, solo che questa soluzione avrebbe portato dei problemi come mi fece notare Vele Ivy:

A me piace l'idea che il narratore sia Waterhouse, perché così lo si rende più protagonista, se no si rischia di tenerlo un po' in secondo piano. Però trovo sia difficile scrivere un intero racconto con lo stile e il punto di vista che avrebbe avuto il pittore all'epoca, anche tenendo conto che si tratta di un personaggio veramente esistito e quindi si potrebbe incappare facilmente in errori/anacronismi. Come compromesso avrei pensato: e se ipotizzassimo che la storia è stata scoperta da uno scritto di Waterhouse? (una specie di diario, o una lettera). Così potremmo riscriverla dal nostro punto di vista e in qualche punto riportare le testuali parole del pittore, anche per dare più movimento al racconto.

Dopo aver riflettuto su questo aspetto ho pensato di dare vita al personaggio della studentessa che si reca in Inghilterra per le ricerche della tesi, lei avrebbe trovato la lettera scritta da Waterhouse con il racconto di tutta la vicenda e lei sarebbe stata l'ideale voce narrante:

Potremmo immaginare, allora, che una studiosa o una studentessa abbia ritrovato casualmente la lettera scritta da Waterhouse e abbia così scoperto al storia di Thomas e Niamh, quindi il racconto è scritto da questa figura fittizia con riferimenti e citazioni della lettera di Waterhouse, che ne dici?

domenica 22 aprile 2012

Il bacio più bello del mondo /2




Questa è un'altra delle fotografie più belle del mondo! Scattata da Robert Doisneau di cui si è appena celebrato il centenario della nascita.

mercoledì 18 aprile 2012

Ritratto di signora: Elizabeth Siddal




Elizabeth Siddal nacque a Londra il 25 luglio 1829. Proveniente da un'umile famiglia, mentre era impiegata come sarta venne notata dal pittore Walter Howell Deverell che la presentò agli artisti del movimento preraffaellita: divenne ben presto la loro modella preferita perché incarnava alla perfezione la loro idea di femminilità. Posò per William Holman Hunt e John Everett Millais, ma soprattutto per Dante Gabriel Rossetti: i due in seguito s'innamorarono e si sposarono nel 1860.
Nel 1852 quando posò per l'Ofelia di Millais dovette restare a lungo immersa in una vasca, proprio per rappresentare il drammatico momento della morte dell'amata di Amleto, Elizabeth dimostrò grande resistenza, nonostante tutto, anche quando una delle lampade adoperate per riscaldare l'acqua si ruppe; la prolungata immersione le procurò una bronchite che le rovinò per sempre la salute. Elizabeth faceva largo uso di Laudano e anche questo contribuì a rovinarle la salute.
Elizabeth aveva un carattere forte e deciso, benché Rossetti cercasse sempre di ritrarla come una donna bella e dolce. Le nozze con Rossetti vennero rimandate a lungo perché lui aveva paura di presentarla alla sua famiglia dal momento che lei era di umili origini e già le sorelle avevano duramente ammonito Dante Gabriel; la lunga attesa e la paura di non veder mai ufficializzata la loro relazione, portò in Elizabeth un accentuarsi della depressione che già l'affliggeva: quando lui finalmente fissò la data delle nozze nel 1860, dopo ripetuti rinvii, lo stress accumulato aveva già fortemente influito sulla stato psicologico della donna. Nel 1861 Elizabeth diede alla luce un bambino nato morto, questo fu un colpo troppo grande da cui mai si riprese: morì poco tempo dopo, nel 1862. In via ufficiale la sua fu una morte accidentale, causata da una dose sbagliata di Laudano, ma in realtà Elizabeth si uccise: la cosa fu messa a tacere perché all'epoca il suicidio era considerato illegale e lo scandalo avrebbe rovinato la famiglia Rossetti e inoltre avrebbero impedito la sua sepoltura in terra consacrata. Con Elizabeth venne sepolto anche l'unico manoscritto esistente con le poesie d'amore scritte da Rossetti per la moglie, in seguito ossessionato dall'idea di veder pubblicate le sue poesie e quelle della moglie, Rossetti ottenne il permesso di far riaprire la tomba per recuperare il manoscritto. Solo nel 1906 le poesie di Elizabeth Siddal vennero pubblicate da sole.

Il bellissimo volto di Elizabeth Siddal e quell'alone tragico che l'avvolgeva sono impressi nelle opere degli artisti Preraffaelliti, nelle quali troviamo una donna dall'aria eterea e fatata e dal cuore di tenebra, costantemente tormentato; non a caso spesso e volentieri aveva fatto da modella per dare volto ad eroine tragiche come Ofelia, e in effetti la drammatica scena dipinta da Millais sembra quasi essere un presagio del triste destino che di lì a pochi anni avrebbe colto la stessa Elizabeth. Di lei ci rimangono, oltre ai dipinti dei Preraffaelliti che la ritraggono, anche i suoi autoritratti e le sue poesie e il sentore che certe creature sono troppo inafferrabili per vivere a lungo su questo pianeta.

lunedì 16 aprile 2012

Come nasce un racconto preraffaellita (a quattro mani)




Oggi vi parleremo della nascita del racconto Niamh delle fate, una musa preraffaellita, scritto assieme a Vele Ivy. Una serie di The making of, insomma!

Scrivere una storia intera con un'altra persona che condividesse le mie passioni era un desiderio che coltivavo da tempo, ma avevo letto che non è facile accordare la propria scrittura con quella di qualcun altro, e trovare la sintonia giusta per terminare un intero racconto. Eppure per noi non è stato così: la nostra collaborazione è nata per caso, quasi per gioco, e si è sviluppata sempre di più; abbiamo trovato subito una grande sintonia su tutto, un'unica mente dedita alla storia che abbiamo creato, e di cui ci siamo innamorate!

Da cosa è sorta l'idea di scrivere il racconto a quattro mani?

Tutto è nato da un mio commento al racconto di Vele Ivy La bambola fantasma:

Bellissima questa fiaba, complimenti! Prima o poi dobbiamo scrivere una storia insieme, che ne dici?

Vele Ivy era entusiasta dell'idea e da qui è iniziato un fittissimo scambio di mail!

La nascita della trama

Vele Ivy mi scrisse se avessi qualche idea particolare, e io le risposi:

Un'idea be precisa non ce l'ho, però mi piacerebbe se fosse un racconto ambientato nell'Inghilterra dell'Ottocento, magari con una storia d'amore e qualche inserto mistery/gotico! Mi piacerebbe che la storia fosse costruita attorno ad un quadro... non so un amore perduto o impossibile... qualcosa di romantico e struggente! Visto che tu ami tanto i Preraffaelliti si potrebbe trarre ispirazione da lì!

Vi ricorda qualcosa?

Vele Ivy scelse La belle dame sans merci di Waterhouse, per due ragioni: Waterhouse è il suo preraffaellita preferito, e inoltre il quadro era basato su una ballata di Keats, che raccontava una storia d'amore impossibile con personaggi fatati... e lei adora le fate!

A me l'idea piacque subito:

Leggendo i versi (della ballata di Keats n.d.r.) e pensando ad una possibile trasposizione realistica, mi viene in mente che la bella dama potrebbe essere una Lady, moglie di un nobile, e il cavaliere potrebbe essere un giovane pittore chiamato a farle il ritratto...

Inoltre ebbi l'idea che la storia de La belle dame sans merci potesse essere vissuta nella mente del pittore, dopo la tragica fine dell'amore con la dama:

magari è ossessionato dalla ballata di Keats perché rivede la sua storia in quella dei personaggi

Vele Ivy ovviamente desiderava metterci anche un po' d'Irlanda e un po' di fate:

Ho pensato che la dama potrebbe essere una "fanciulla da marito", magari di origini irlandesi e questo spiega i capelli rossi e l'aspetto "fatato".

Inoltre desiderava inserire dei riferimenti alla ballata di Keats:

Nella ballata di Keats si racconta che la "corte" che circonda la dama è costituita da "pallidi re e principi", questa cosa potrebbe essere richiamata dall'aspetto dei familiari, come lei di carnagione lattea. Altro richiamo potrebbe essere la corona di fiori, con cui la dama posa per il dipinto, e "la canzone di fata": in Irlanda c'è una grande tradizione di ballate popolari e la dama potrebbe cantarne qualcuna al pittore. Insomma, sarebbe bello usare un po' di questi richiami al testo!

Lunedì prossimo vi parleremo dei riferimenti storici, ambientazioni, nomi dei personaggi e stile narrativo di Niamh delle fate! Continuate a seguirci!

domenica 15 aprile 2012

100 anni fa il Titanic




100 anni fa iniziava e si concludeva la storia del Titanic, esattamente 100 anni fa il Titanic era già affondato, senza aver mai concluso quello che doveva essere il suo trionfale viaggio inaugurale. 100 anni fa si concludeva drammaticamente il sogno del Titanic, il sogno di un'epoca fatta di lusso e di nobiltà destinata a sparire per sempre solo pochi anni dopo con la Grande Guerra. Sì, in qualche modo la triste fine del transatlantico può essere letta quasi come un presagio del dramma che di lì a pochi anni avrebbe cambiato il mondo, come il presagio che l'epoca della nobiltà e del privilegio stava per concludersi gettando le basi per un rinnovamento sociale che sarebbe continuato nel corso di tutto il Novecento. Innegabilmente, il primo pensiero associato al Titanic è quello dei miliardari e dei nobili che viaggiavano in prima classe, l'élite dell'epoca che non perdeva l'occasione di ostentare il proprio status partecipando all'evento di quella primavera: il viaggio inaugurale del transatlantico più grande e lussuoso del mondo. Il bel mondo si era dato appuntamento quell'aprile per solcare l'oceano sul meglio che la navigazione poteva offrire. Ma non solo ricchi e famosi, il Titanic nei piani bassi ospitava anche i passeggeri di terza classe, persone alla ricerca di un futuro migliore in America che con fatica erano riuscite ad acquistare i biglietti per sé e per le proprie famiglie. Il Titanic era un po' la metafora della società dell'epoca: ai piani alti gli abbienti, ai piani bassi i poveri. Forse anche per questo aveva catalizzato tutte le attenzioni e aveva gli occhi puntati su di sé: perché il mondo si rivedeva nel Titanic, era il suo riflesso.

Il 10 aprile 1912 la nave dei sogni salpa verso New York e nessuna nuvola sembra minacciare il suo orizzonte: è la nave più moderna in circolazione, è considerata inaffondabile. Eppure, come si sul dire, non tutto è oro quello che luccica, ci sono tanti piccoli dettagli che sfuggono ai più ma che in qualche modo segneranno il destino del Titanic. Fin dalla sua costruzione nei cantieri di Belfast vengono compiuti degli errori in termini di materiali usati che saranno fatali in seguito. L'errore più evidente è quello delle scialuppe, di numero inferiore rispetto a quelle necessarie per ospitare tutti gli oltre 2000 passeggeri in caso di naufragio, un errore che a tutt'oggi lascia basiti, considerando che la White Star era una compagnia molto quotata e considerando che il buonsenso avrebbe dovuto mettere una pulce nell'orecchio di chi di dovere. Altro errore fu che probabilmente i membri dell'equipaggio non erano sufficientemente addestrati per affrontare un'emergenza, è risaputo che scoppiò il caos dopo lo scontro con l'iceberg, che gli ufficiali spesso non seppero come comportarsi, che permisero che le scialuppe fossero calate in mare mezze vuote. Questi errori furono pagati a caro prezzo. Oltre agli errori umani, il destino del Titanic fu anche segnato da una grande sfortuna, indubbiamente. Se fosse partito un mese prima - in marzo, come era stato stabilito - non sarebbe incappato nell'iceberg, inoltre quella tragica notte del 14 aprile non c'era la luna, determinando una notte buia, e il mare era insolitamente calmo, in caso di mare agitato le onde si sarebbero infrante sull'iceberg segnalando prima la sua tetra presenza. Sfortuna fu anche che le richieste di soccorso, dopo l'impatto, furono raccolte solo dalla Carpathia, una nave infinitamente più lenta del Titanic e distante troppe ore per arrivare sul luogo della tragedia in tempo per salvare le persone prima dell'inabissamento. Come sappiamo, il Titanic colò a picco in meno di tre ore, non lasciando scampo a quanti non erano riusciti a salire su una delle poche scialuppe. Il bilancio fu pesantissimo: poco più di 700 passeggeri si salvarono e furono oltre 1500 i morti. Una tragedia del mare senza precedenti. Si può solo cercare d'immaginare l'orrore che quelle persone vissero quella notte, un inferno.

Quando i sopravvissuti arrivarono a New York a bordo della Carpathia l'opinione pubblica mondiale era senza parole per quanto accaduto al Titanic; sembrava impossibile che proprio quella nave fosse affondata. Le inchieste che subito seguirono per fare luce sull'accaduto determinarono che la sciagura fu causata da errori umani e sfortuna. Ismay, il codardo amministratore delegato di White Star che si salvò saltando su una scialuppa, venne accusato di aver forzato il Capitano Smith ad aumentare la velocità per arrivare in anticipo a New York e lasciare tutti a bocca aperta. Allora come oggi, è quasi impossibile sperare di conoscere la verità, si può pensare che il Titanic che ostentava in qualche modo la superbia dell'uomo sulle leggi della Natura sia stato punito per aver osato sfidare forze più grandi e potenti di lui, si può pensare che una congiunzione astrale negativa o una maledizione abbiano segnato il suo destino, si può pensare che la mancanza di buonsenso - buonsenso che nella storia dell'umanità è mancato spesso - abbia decretato la triste fine del Titanic. L'unica cosa certa è che il Titanic è un evento che commuove e fa riflettere. Le toccanti testimonianze di chi sopravvisse ci raccontano di un sogno che si trasformò in incubo, gli oltre 1500 morti ci ricordano che queste tragedie si devono evitare, gli atti di coraggio ci ricordano per che cosa vale la pena vivere, l'orchestra che suonò fino all'ultimo ci ricorda che vale la pena morire così come si è vissuto, rimanendo se stessi fino alla fine.

Il Titanic è stato il sogno più meraviglioso della sua epoca ed è stato la fine di un' epoca. Ricordare il passato per costruire un futuro migliore è un dovere.

venerdì 13 aprile 2012

La ricamatrice di segreti




Tess è stanca di essere una cameriera, il suo sogno è di guadagnarsi da vivere facendo quello che ama e per il quale ha grande talento: la cucitrice; per realizzare il suo sogno, decide di lasciare il suo lavoro e di tentare la fortuna: cercherà di imbarcarsi sulla splendida nave che sta per partire per l'America, il suo nome è Titanic. E' il 10 aprile 1912. Nel tentativo di farsi assumere last minute come cameriera da qualche facoltoso passeggero in procinto d'imbarcarsi sul Titanic, Tess s'imbatte nella celebre Lady Lucile Duff Gordon, la stilista più famosa del mondo, in partenza per una importante sfilata che si terrà a New York; la giovane riesce ad attirare l'attenzione della stilista, la quale decide di portarla con sé in America. Tess non riesce a credere alla sua fortuna, ora i suoi sogni potranno avverarsi, tutto un mondo di prospettive nuove l'attende al di là dell'oceano... Ma quello che sembra un sogno è destinato a trasformarsi in tragedia: la notte tra il 14 e il 15 aprile il Titanic si scontra con l'iceberg che ne decreterà la drammatica fine. I coniugi Duff Gordon si salvano sulla scialuppa 1, mentre Tess trova salvezza su un'altra scialuppa. Quando la Carpathia giunge a New York con i superstiti del Titanic, il 18 aprile, l'attenzione di tutti è rivolta alla sciagura: i giornalisti, tra cui la determinata Pinky Wade, sono a caccia di scoop, mentre un senatore di Washington senza perdere tempo dà subito avvio all'inchiesta per chiarire le ragioni dell'affondamento dell'inaffondabile transatlantico. E' nei giorni successivi che un'ombra terribile cala sui coniugi Duff Gordon: pare che Lady Lucile abbia ordinato agli ufficiali presenti sulla sua scialuppa di non tornare indietro per cercare di salvare qualche passeggero caduto in mare e che il marito Sir Cosmo li abbia corrotti... La loro scialuppa, infatti, risulta essere la più vuota di tutte, con solo 12 persone a bordo. A quel punto, Tess si trova nella difficile situazione di non sapere a cosa e a chi credere: divisa tra il senso di gratitudine nei confronti della sua benefattrice e i sentimenti che prova per il giovane marinaio Jim Bonney, presente sulla scialuppa numero 1 e primo accusatore dei coniugi Duff Gordon.

Il bel romanzo di Kate Alcott La ricamatrice di segreti, pubblicato in occasione del centenario dell'affondamento del Titanic, racconta in forma romanzata uno dei fatti più controversi accaduti la notte della tragedia: quello della scialuppa numero 1, con solo 12 persone a bordo, e dei coniugi Duff Gordon che pagarono gli ufficiali a bordo affinché non tornassero indietro laddove era affondata la nave alla ricerca di sopravvissuti; all'epoca questo fu un grande scandalo e i coniugi Duff Gordon furono rovinati da questa terribile accusa: la carriera da stilista di lei tramontò e alla fine i due si separarono. Nessuno sa cosa accadde davvero su quella scialuppa, ma quel che è certo è che avrebbe potuto ospitare a bordo tante altre persone, che invece furono lasciate morire nelle acque gelide dell'Atlantico. Infatti, la domanda che si è posta l'Autrice è questa: perché solo una scialuppa tornò indietro alla ricerca di superstiti?

La ricamatrice di segreti è un bel romanzo su uno degli eventi più tragici e commoventi della storia, è un romanzo sulla colpa e sul riscatto, sulla ricerca della verità. L'aspetto più interessante è che si focalizza sul "dopo": solitamente quando si rievoca la storia del Titanic si raccontano le fasi del viaggio e dell'affondamento, mentre questo romanzo racconta cosa accadde in America nei giorni successivi, l'inchiesta del governo di Washington sulle cause della sciagura, racconta degli atti di eroismo e degli atti di egoismo, gettando luce su una tragedia che ha continuato a perseguitare i protagonisti anche dopo quella notte sull'Atlantico.

Voto: 7,5

Autore: Kate Alcott

Titolo: La ricamatrice di segreti

Editore: Tre60



mercoledì 11 aprile 2012

Ritratto di signora: storie di donne del Titanic




La storia di Violet Jessop è davvero tra le più incredibili, è sopravvissuta a tre dei più famosi disastri navali del Novecento, tutti targati White Star: Olympic, Titanic e Britannic. Nata nel 1887 in Argentina, primogenita di emigrati irlandesi si tasferì in Inghilterra dopo la morte del padre e fu educata in un convento. Con il peggioramento dello stato di salute della madre, Violet lasciò la scuola e si mise a lavorare come cameriera. Nel 1908 lavorò con la Royal Mail Line e in seguito con la White Star Line. Inizialmente Violet non era contenta di lavorare con la White Star: questo a causa della rotta nell'Atlantico che lei non gradiva e perché sapeva essere particolarmente esigenti i suoi passeggeri; nondimeno divenne una cameriera per la White Star, lavorando 17 ore al giorno per tre sterline e 10 scellini al mese. Quando l'Olympic entrò in collisione con l'incrociatore HMS Hawke il 20 settembre 1911 Violet era a bordo. In seguito, fu persuasa dai suoi amici a prendere servizio sul Titanic, così il 10 aprile 1912 Violet prese servizio sul Titanic alle 6 di mattina. Scampata alla tragedia del Titanic, Violet si imbarcò come infermiera sul Britannic: si trovava a bordo quando la nave venne colpita da una mina tedesca al largo del mar Egeo, era il 21 novembre 1916; la nave affondò in 55 minuti. Nel 1934 Violet scrisse le sue memorie circa le disavventure che le capitarono. L'essere sopravvissuta alle sciagure dei tre giganti del mare della White Star Line e gli oltre 40 anni passati in mare l'hanno resa una figura emblematica, anche se ha avuto ingiustamente la fama di portasfortuna dal momento che le navi su cui ha prestato servizio hanno avuto tutte un terribile destino.







Una delle storie più toccanti del Titanic è quella dei coniugi Straus, Isidor e Ida. La notte dell'affondamento, Ida fu invitata da un ufficiale del Titanic a salire su una scialuppa, la numero 8, ma lei si rifiutò di entrare nella barca mezza vuota per questa ragione: "Non voglio essere separata da mio marito. Come abbiamo vissuto insieme, così moriremo insieme"; l'ufficiale assicurò che vista l'età dei coniugi (erano entrambi anziani) si poteva far salire anche l'uomo sulla scialuppa, ma Isidor si rifiutò di mettersi in salvo prima degli altri uomini ed esortò la cameriera della moglie a salvarsi (regalandole una pelliccia di Ida). Isidor e Ida Straus morirono il 15 aprile quando la nave affondò. In seguito, il corpo di Isidor venne ritrovato e fu sepolto nel Bronx, mentre il corpo di Ida non fu mai recuperato.








Molly Brown, al secolo Margaret Tobin, nacque nel 1867 nel Missouri. Nel 1886 sposò James Joseph Brown, che era il direttore di una miniera d'oro: l'uomo ebbe fortuna e in poco tempo divenne ricco. Diventati ricchi, i Brown iniziarono a frequentare l'alta società e a mandare i figli nelle migliori scuole. In seguito, i due divorziarono e Margaret prese a viaggiare di frequente in Europa: nel 1912, mentre si trovava a Parigi, uno dei nipoti si ammalò e decise immediatamente di imbarcarsi sulla prima nave diretta in America, il Titanic. Margaret trovò salvezza sulla scialuppa numero 6: in tutto c'erano venti donne, due membri dell'equipaggio e un uomo, quando invece la scialuppa poteva contenere almeno 65 persone. In seguito, alcune donne notando i tanti, troppi posti vuoti all'interno della barca chiesero di tornare indietro per aiutare altri superstiti, ma il timoniere Hitchens si rifiutò dicendo che i naufraghi nell'aggrapparsi alla scialuppa avrebbero rischiato di farla capovolgere e che il rischio che la barca fosse risucchiata dall'inabissamento del transatlantico era troppo alto. A quel punto, Margaret prese un remo e iniziò a remare esortando le altre donne a seguire il suo esempio, per scaldarsi e allontanarsi dal transatlantico ormai vicino all'affondamento. In quei drammatici momenti, scoppiò il litigio tra lei e Hitchens, che fu minacciato di essere gettato in mare, l'uomo allora tacque e Margaret divenne la guida della scialuppa. A bordo della Carpathia, Margaret aiutò a stilare l'elenco dei sopravvissuti e si prese cura delle donne che avevano perso i loro cari. Il suo comportamento eroico trasformò Margaret in una leggenda. Morì nel 1932. Il soprannome con cui è a tutt'oggi nota "L'inaffondabile Molly Brown" le fu dato dopo la sua morte.








Dorothy Gibson nacque nel New Jersey nel 1889. Nel 1909 si sposò con George Battier Jr, ma le nozze durarono ben poco. Dorothy fu modella e attrice, interpretando una ventina di film muti e diverse opere teatrali. All'inizio del 1912 decise di fare una vacanza in Europa, al ritorno in America si imbarcò sul Titanic insieme alla madre Pauline: la notte della tragedia si salvarono a bordo della scialuppa numero 7. Un mese dopo girò il suo ultimo film, che fu un grande successo: "Saved from the Titanic".







Lucy Noel Martha Leslie nacque nel 1884 e nel 1900 sposò il Conte di Rothes. S'imbarcò sul Titanic a Southampton con i genitori (che poi sbarcarono a Cherbourg), la sua cameriera personale, Roberta Maioni, e la cugina Gladys Cherry. La notte della tragedia, le tre donne riuscirono a salvarsi salendo sulla scialuppa numero 8 condotta dal marinaio Thomas William Jones. La Contessa dimostrò grande coraggio: remò e tenne la barra del timone. Salita a bordo della Carpathia, la Contessa si prese cura delle donne e dei bambini sopravvissuti alla tragedia. In seguito, Thomas William Jones strappò la targhetta che recava il numero 8 dalla scialuppa e lo donò alla Contessa, i due negli anni seguenti si tennero in contatto ogni Natale fino alla morte di lei avvenuta nel 1956.




lunedì 9 aprile 2012

Titanic: My Heart Will Go On




In occasione del centenario dell'affondamento, torna al cinema in 3D Titanic, il film dei record che dal 1997 commuove milioni di persone. Jack e Rose tornano con il loro amore che vivrà per sempre, torna l'intramontabile My Heart Will Go On di Céline Dion, torna la storia della nave dei sogni, una nave considerata inaffondabile nel cui destino c'era scritto che doveva lasciare un segno indelebile... cosa che ha fatto anche se purtroppo in maniera tragica. Titanic torna ed è pronto a far innamorare nuovamente milioni di persone.

Questa non è una recensione, perché sarebbe ridicolo recensire uno dei film più famosi e amati del mondo, questo è un voler celebrare un film a quindici anni dalla sua uscita, un film leggendario dei nostri tempi! Un film che voglio ricordare per immagini sparse: Rose e Jack, sono il re del mondo, le coeur de la mer, l'inaffondabile Molly Brown, My Heart Will Go On, sto volando, 11 Oscar...

Sì, a distanza di quindici anni Titanic è sempre Titanic!

Voto: 8,5





venerdì 6 aprile 2012

L'uomo dei miei sogni!




L'uomo dei miei sogni: Ewan McGregor!

Fotografato da Lorenzo Agius.

mercoledì 4 aprile 2012

Il bacio più bello del mondo!




Questa è una delle più belle fotografie che siano mai state scattate!

Ad opera di Alfred Eisenstaedt.

lunedì 2 aprile 2012

Contenuti speciali di Niamh delle fate

La belle dame sans merci, immagina tratta da www.viona-art.com


Conclusa la pubblicazione degli episodi di Niamh delle fate le sorprese non finiscono! Infatti, Vele Ivy ed io abbiamo preparato una serie di "contenuti speciali": approfondimenti circa le tematiche affrontate nel racconto, utili per capire più a fondo il contesto della storia e per rivivere ancora un po' le emozioni che ci hanno accompagnato in queste settimane! Tali approfondimenti verteranno sul movimento Preraffaellita - dalle origini a Waterhouse, ultimo esponente di questa corrente -, su John Keats e la sua splendida ballata che è stata grande fonte d'ispirazione per noi e sulle regole e convenzioni del matrimonio vittoriano, che hanno condizionato in maniera tragica l'epilogo della storia d'amore tra Niamh e Thomas. La novità riguardante questi approfondimenti è che non saranno pubblicati in entrambi i blog, ma saranno divisi: su www.colorarelavita.blogspot.com Vele Ivy pubblicherà i tre approfondimenti sui Preraffaelliti, mentre io sul mio blog pubblicherò quelli su Keats e sul matrimonio vittoriano; vi invitiamo pertanto a leggere i post di entrambi i blog per conoscere meglio questi argomenti!
Prima di questi approfondimenti, però, pubblicheremo due post sul Making of del racconto: un behind the scenes per scoprire i retroscena e le curiosità che stanno dietro alla nascita della storia, un'avventura straordinaria dal titolo Niamh delle fate!
Terminati questi contenuti speciali sarà la volta del gran finale: pubblicheremo infatti l'ebook da scaricare liberamente che riunirà tutta la storia! Sì, proprio l'ebook ampiamente annunciato al termine di ogni episodio pubblicato nei blog! Vi invitiamo fin da ora a non perdere l'occasione di leggere l'ebook perché sarà una sorta di Director's cut dal momento che saranno presenti molte parti inedite del racconto, parti mai lette, che vi aiuteranno a svelare meglio tanti altri punti della storia!
Continuate a vivere le emozioni di Niamh delle fate insieme a noi!
Lunedì prossimo ci sarà una pausa per le vacanze di Pasqua, quindi il primo contenuto speciale ci sarà lunedì 16 aprile!